Ministro della salute e difesa

abbiamo scritto nuovamente al ministro e viceministro della salute e della difesa, chiedendo un incontro dove porteremo il dossier che stiamo preparando.

Già ad ottobre 2019 abbiamo fatto presente nella lettera inviata al ministro della salute Roberto Speranza che con l’annullamento del bando di 40 kg di aurora 1/12 molti pazienti sarebbero rimasti senza continuità terapeutica, tra cui molti bambini con epilessia farmaco resistente che utilizzavano questa varietà di cannabis.
“Il decreto di annullamento della procedura di gara in autotutela relativamente al lotto numero 3 è stato determinato dal parere del Direttore dello Stabilimento Militare Chimico Farmaceutico di Firenze che, vista la sopravvenuta irrilevanza, nel quadro del fabbisogno nazionale, della tipologia ‘Cannabis infiorescenza ad alto contenuto di CBD’, ha ritenuto non necessario l’approvvigionamento in questione”.
La risposta che è stata data non ci soddisfa perché per noi questi pazienti non sono numeri irrilevanti, ma persone che hanno diritto ad essere curati e ad aver garantita la continuità terapeutica.
Per questo abbiamo scritto nuovamente al ministro e viceministro della salute e della difesa, chiedendo un incontro dove porteremo il dossier che stiamo preparando.
#pazienticannabis #comitatopazienticannabismedica
#dirittodicura

On. Roberto Speranza
Ministro della Salute

Alla cortese attenzione di:
On. Lorenzo Guerini
Ministro della Difesa

Alla cortese attenzione di:
Sen. Pierpaolo Sileri
Vice Ministro della Salute

Roma, 19 febbraio 2020

Oggetto: carenza cannabis medica e continuità terapeutica
Ill.mo Ministro,
le scrivo a nome di COMITATO PAZIENTI CANNABIS MEDICA, associazione di pazienti che ha sede in Sicilia ma che opera su tutto il territorio nazionale, che promuove e sostiene la tutela giuridico sociale e sanitaria di tutti i malati, invalidi e portatori di handicap, attraverso attività di informazione sulla possibilità terapeutica legata alla cannabis ad uso medico.

Come Lei sa, la carenza di cannabis terapeutica sta diventando sempre di più una emergenza, con diverse associazioni dei pazienti che lamentano una situazione generalizzata di indisponibilità del prodotto. Si tratta spesso di persone affette da malattie croniche, neurologiche o tumorali, costrette ad utilizzare la cannabis terapeutica come cura palliativa.

L’attuale sistema di approvvigionamento, che poggia sulla produzione dello Stabilimento Chimico farmaceutico Militare di Firenze e sulle importazioni dall’Olanda e dall’azienda canadese Aurora, non riesce a garantire, purtroppo, una adeguata quantità e varietà di prodotto e l’annullamento del terzo lotto dell’ultimo bando per la fornitura di cannabis è un segnale allarmante in quanto rischia di far peggiorare tale situazione

Il crescente numero di pazienti, la lacunosa distribuzione di cannabis sul territorio nazionale e la scarsa disponibilità di prodotto presso le farmacie, continueranno ad essere fattori di disappunto da parte dei pazienti, che continueranno a vivere nell’assoluta incertezza di poter seguire il proprio piano terapeutico.

E‘ difficile da accettare la difficoltà che si riscontra presso le competenti strutture ministeriali e presso i principali referenti politici, nel comprendere che non tutti i tipi di cannabis sono uguali e che ogni varietà ha una diversa azione su pazienti e patologie differenti.

I membri della nostra associazione sono purtroppo persone molto malate. I nostri medici hanno trovato una soluzione che migliora notevolmente la nostra qualità di vita. Chiediamo che il governo adempia al suo dovere di garantire il rispetto dei diritti costituzionali e di veder pienamente riconosciuto il nostro diritto sostanziale ad una cura ed alla continuità terapeutica, permettendoci di godere della qualità della vita che ci spetta.

Alla luce di tali considerazioni, saremmo dunque lieti di poterLa incontrare, secondo la Sua migliore disponibilità di agenda, per presentarLe le nostre esigenze e le difficoltà che i pazienti vivono ogni giorno, nonché per scambiare alcune riflessioni volte alla possibile soluzione del problema.
Restando in attesa di un Suo cortese riscontro, porgo i miei più cordiali saluti,

Santa Sarta
Comitato Pazienti Cannabis Medica

Ministro
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