Lettera consegnata al Ministro della Salute

Lettera consegnata al Ministro della Salute Giulia Grillo dal Comitato Pazienti Cannabis Medica

OGGETTO: Bando fornitura 400kg cannabis medica – Continuità terapeutica

Egr. Ministro Grillo,

Con soddisfazione abbiamo appreso la notizia che il Ministero della Difesa ha indetto poco tempo fa il nuovo bando per la fornitura di 400kg di cannabis allo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze.

Tuttavia urge informarLa di tre aspetti che riteniamo dovrebbero essere risolti in via parallela al più presto:

Fornitura di 400kg: la quantità di cannabis oggetto del bando, potrà probabilmente soddisfare il fabbisogno di cannabis nazionale per massimo 8-9 mesi; il crescente numero di pazienti, la lacunosa distribuzione di cannabis sul territorio e la scarsa disponibilità di prodotto presso le farmacie, continueranno ad essere fattori di incertezza della terapia, di incertezza da parte dei medici che devono prescrivere e di nuovo disappunto da parte dei pazienti che continueranno a vivere nell’assoluta incertezza circa la reperibilità di cannabis presso le farmacie. Da questo punto di vista, il tema attuale – esplicitato e illustrato più volte nelle opportune sedi – non sarà risolto ma solo „spostato“ temporalmente di qualche mese!
Continuità Terapeutica: con l’importazione di altre tre varietà di cannabis si introducono nuovi prodotti diversi e non sostituibili rispetto a quelli ora in commercio. E‘ difficile da accettare la difficoltà che si riscontra presso gli organismi dirigenziali preposti nel comprendere che non tutti i tipi di cannabis sono uguali e che ogni varietà ha un’azione differente. Cannabis è la sostanza attiva ma ciascuna varietà è assolutamente diversa dall’altra. Non si può pensare di importare ogni volta un prodotto diverso e terminata la fornitura si chiede di sostituirlo con un altro. Cosa faranno i pazienti ora in terapia con ad esempio, il prodotto Pedanios 22/1o i bambini in cura con Aurora 1/12? Come farete per garantire che i pazienti attualmente in cura possano ricevere il loro prodotto prescritto dal medico? Per quali motivi gli uffici del Ministero ostacolano le nostre richieste e continuano a pensare che si può passare da una varietà all’altra senza problemi? 
Ricerca scientifica: Molti centri universitari e di ricerca potrebbero contribuire in modo sostanziale ad acuire la „certezza“ scientifica dei benefici della cannabis in presenza di determinate patologie; se i primi avessero la possibilità e le relative autorizzazioni ad importare cannabis per scopi di ricerca, il comparto scientifico avrebbe l’opportunità di approfondire i temi legati all’efficacia dell’impiego della cannabis su determinate patologie, attribuendo ulteriore certezza scientifica e documentale ad una materia che, ahimè, riceve fino ad oggi attenzioni di carattere prevalentemente „politico“. Il mondo scientifico è fortemente dedito alla ricerca sulla cannabis e le sue implicazioni terapeutiche: perché anche le richieste di importazione da parte di illustri professori e ricercatori vengono puntualmente disattese dagli uffici ministeriali?

Certi di una Sua pronta reazione riguardo ai temi esposti, confidiamo poterLa considerare nostra interlocutrice e sostenitrice propositiva e attiva.

Santa Sarta vice-presidente Comitato Pazienti Cannabis Medica (Sicilia)

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