Denise e la cannabis terapeutica

Abbiamo chiesto a Wally Morellato di raccontarci la sua storia e quella di sua figlia Denise.

Denise

Ecco la nostra storia

Eccomi sono Wally Morellato, una mamma, come tante altre mamme, una guerriera.

Mia figlia, Denise, dopo la nascita, contrasse un virus (citomegalovirus ) che le causò una lesione celebrale fronte occipitale destro con conseguenti crisi epilettiche.

Il mondo ci cadde addosso: aveva solo 3 mesi.

Ci dissero che sarebbe stato tutto risolvibile e che con un farmaco avrebbe potuto vivere tranquillamente.

Non fu così e anzi, iniziò un vero e proprio calvario.

Al crescere di Denise le crisi epilettiche si modificavano, fino a diventare insostenibili sia per noi familiari che, ovviamente, per lei.

Con esse la sindrome di Lennox Gastaux e le crisi audiometriche.

Le crisi audiometriche si scatenavano per rumori di minima intensità.

Un cane che abbia, una porta che si chiude, un piatto che viene posto sopra un altro, uno starnutouna forchetta che cade o un semplice sussurro: tutti questi “rumori” le scatenavano crisi improvvise e spavento.

L’impotenza mi assalì perché avrei voluto poter fare qualcosa ma sapevo che la mia presenza improvvisa, di notte, avrebbe potuto scatenare l’ennesima crisi.

L’unica cosa che potevo fare, in quei momenti, era sperare e incrociare le dita.

E invece, in seguito a questi spaventi, capitava spesso che Denise cadesse a terra o la trovassi con la testa nella vasca o nel bidet.

Quanti traumifrattureematomi e quante corse al pronto soccorso.

Per evitare che potesse cadere tenevo mia figlia costantemente seduta e, quando si usciva, sulla sedia a rotelle.
A casa si spostava utilizzando quella sedia che generalmente si usa nella doccia, così da poter essere indipendente ed evitare così traumi ben più gravi.

Per 27 anni abbiamo aggiunto, sospeso, cambiato un’infinità di farmaci e ciò ha comportato anche diversi effetti collaterali a volte devastanti, senza contare l’effetto di “astinenza” in caso di sospensione degli stessi.

Nel 2015 arrivò quella che per me fu quasi una sentenza senza possibilità di appello.

L’epilettologa ci disse che oramai Denise aveva provato di tutto e che a questo punto avremmo solo dovuto aspettare l’arrivo di nuovi farmaci.

Anche una mamma guerriera può sentirsi persa, e così fu per me … ma solo per pochi giorni però.

Decisi infatti di mettermi su Internet per cercare più informazioni possibili.

Durante la lettura degli articoli dedicati alla cura delle crisi epilettiche mi capitava, sempre più spesso, di imbattermi in contenuti che citavano la cannabis terapeutica.

Ma come” – mi dicevo – “non era una droga la cannabis?

Poi un giorno arrivò la notizia di una bambina con ben 200 crisi epilettiche al giorno.

Dopo la cura proprio con cannabis terapeutica la sua situazione era notevolmente migliorata.

Nel 2016 leggo una notizia  dall’Itali: un medico prese in cura un giovane ragazzo epilettico, e grazie  alla  cura le crisi erano diminuite.

Il medico ricercatore è il Dott. Pierangelo Cifelli. Lo contattai per avere maggiore consigli e migliorare  lo stato di Denise. Il dott. Cifelli contattò il Dr Crestani e insieme hanno collaborato aggiungendo il CBD cristalli al bedrolite.

Decisi poi di aderire al gruppo Associazione Cannabis terapeutica e postare il mio racconto, esattamente come ho fatto qui.

Mi proposero di contattare il presidente del gruppo il Dr. Francesco Crestani che mi ricevette da lì a poco.

Il Dott. Crestani fu subito chiaro.

Mi disse che in letteratura non esisteva notizia della validità della cura per epilessia e che quindi non avrebbe potuto garantirne l’efficacia, ma mi disse anche che tentare non avrebbe comportato alcun rischio.

E queste furono esattamente le 3 domande che feci subito al Dott. Crestani:

Io: Ha effetti psicotropici?
Dottore: No, il bedrolite ha molto poco THC.
Io: Ha effetti collaterali gravi?
Dottore: Piccoli disturbi ma non gravi di certo.
Io: Se dovesse sospendere la cura ci saranno effetti da assuefazione?
Dottore: No.

Nel 2016 Denise iniziò la cura.

Dopo alcuni mesi di cura con la cannabis terapeutica

Dopo soli 2 mesi le crisi di mia figlia divennero meno intense.

A 6 mesi dalla cura, fatto il consueto EEG (Elettroencefalografia) e la consueta visita di controllo, l’epilettologa ci disse: “EEG migliorato!

La dottoressa restò abbastanza sorpresa quando le raccontai tutto.

Decisi quindi che questo enorme sollievo non poteva restare solo mio, tutti i medici che conoscevo dovevano sapere cosa era accaduto e cosa stava accadendo.

E soprattutto, queste informazioni avrebbe potuto aiutare altre mamme.

Denise oggi

Sono passati 4 anni e le crisi di mia figlia sono diminuite del 70% (giornaliere).

Alcuni giorni non arrivano nemmeno e devo dire che sembra letteralmente un sogno ad occhi aperti.

Le crisi notturne e le crisi per dolore sono addirittura scomparse.

È migliorato anche l’aspetto cognitivo e Denise è più attiva e collabora maggiormente con i compagni del centro.

Ad ogni controllo, l’EEG risulta migliorato.Questa è la storia di una mamma guerriera e di sua figlia.

Fonte: blog.eusphera.com

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